“Essere Laico” è il titolo del video di Marco Paolini adottato dal Festival Mediterraneo della Laicità come manifesto per la sua settima edizione.
Polemiche su polemiche si sentono in giro sugli pseudonimi di alcuni scrittori. Ma perchè gli scrittori usano questi famigerati pseudonimi?
“Periferia vuol dire stare fuori, al contorno di, al limite, ma in realtà questa parola ha un valore soprattutto sociologico, economico, politico e più che affermare un messaggio positivo sembra a
Questo vuole raccontarci The Streamers (La città invisibile), cortometraggio girato nel 2005 da Bruno Imbastaro e spunto per il dibattito che si terrà oggi, Sabato 20 Settembre, all’Aurum di Pescara, alle ore 18. In occasione delle 31° Giornate Europee del Patrimonio si propone un tema affascinante attraverso una “suggestione filmata” del Quartiere 3, la Rancitelli dalla cattiva nominata, e visuali della zona della fonderia Ex-Camplone, in fase di riqualificazione.
“Eppure accade oggi che, la cosiddetta periferia, dia l’avvio a nuove progettualità, al di fuori degli schemi consueti e divenga spunto di uno sguardo inedito sul quotidiano“: con questo punto di vista si aprirà il dibattito a seguito della proiezione del cortometraggio, uno spunto per la progettualità futura e un gesto d’amore verso i luoghi altri dal centro città concepite come luoghi dal potenziale inespresso piuttosto che come zone degradate. Le periferie appartengono all’immaginazione dei suoi amanti, a tutti quei viaggiatori urbani capaci di guardarle con gli occhi del sentimento e di scorgere quella bellezza interiore che solo l’amore rivela. A ognuno la sua periferia, quindi, e ognuno ha la libertà di immaginarla e viverla senza costrizione, a differenza dei centri città, luoghi dal significato potente e dall’interpretazione univoca.
Interverranno sul tema Bruno Imbastaro, fotografo e filmaker, Massimo Palladini, architetto e coordinatore area Chieti-Pescara della Sezione Abruzzo-Molise dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, Rashid Uri, artista e ideatore di Ultrastudio, Ivan D’Alberto, storico dell’arte e giornalista Juliet Art Magazine e, dulcis in fundo, noi di Subcity, chiamati a portare la nostra esperienza di reporter e osservatori del lato inedito del nostro territorio e delle Subcittà.
C’era gente che è venuta da Matera per ascoltare i Prophilax e i Nanowar of the Steel, band conosciute a livello nazionale che basano sul rock e sull’heavy metal demenziale la loro filosofia di vita artistica.
Ricordo perfettamente il giorno in cui sentii parlare per la prima volta di politica. Andavo alla scuola elementare, quel giorno pioveva e la nostra maestra di italiano ha portato la mia classe ad assistere al consiglio comunale.
Che cos’è La Notte Nera? La Notte Nera è “Il più grande concentrato di musica d̶e̶m̶e̶n̶z̶i̶a̶l̶e̶ colta e per un pubblico di grandi intenditori” e soprattutto come si fa a concentrare in un festival cotanta colta demenza?
Traducendo il sottotitolo di CODE nella nostra bellissima lingua leggiamo “segni di cultura contemporanea, musica e festival delle arti”, mica male per Città San Angelo, un territorio spesso percepito come la provincia della provincia di Pescara, in una spirale di provincialismi che fa girare la testa.