Gli shop concert: intervista a Francesca Iannessa e Giovanna Eliantonio

“Close to Milonga-Rock in the cab”

Poco tempo fa proprio su queste pagine mi occupavo del fenomeno crescente degli House Concert, mentre la fortunata stagione dei concerti in casa sta per congedarsi per tornare il prossimo autunno assisto ad un evento importante per vari motivi, il primo è che l’evento in questione è il reading “Notturno Americano” di Emidio Clementi, voce recitante dei Massimo Volume, accompagnato in questa avventura da Corrado Nuccini dei Giardini di Mirò, il secondo è che entro per la prima volta in quella bella avventura chiamata “Close to Milonga-Rock in the cab”.

 

elks ok

 

Di cosa si tratta ? Molto semplice: Prendete uno sfizioso e suggestivo negozio di abbigliamento di Pescara, il Milonga Vintage, aggiungete due proprietarie appassionate di musica e il gioco è fatto: ecco gli Shop Concerts.

Ne parliamo proprio con le due ideatrici, Francesca Iannessa e Giovanna Eliantonio.

SUB: ragazze, com’è nata l’idea ?

Molto semplicemente. Nel marzo 2014 abbiamo fatto dei lavori di ristrutturazione del negozio e ci ha dato una mano Antonio Vitale (Jester at work). Quando ha finito è stato automatico dirgli “Bene, adesso che hai finito i lavori, ti paghiamo solo se ci suoni dentro!!”. Il concerto è stato così bello che abbiamo voluto iniziarne una serie.

 

JESTER OK

 

SUB: quali difficoltà avete incontrato nel realizzare gli appuntamenti di Close to Milonga?

Quasi nessuna, sicuramente non è semplice, ma quando una cosa ti piace, non senti la fatica. Lo spazio, anche se ridotto, si presta molto bene all’ascolto, e abbiamo un preziosissimo staff di supporto.

SUB: locali semivuoti e case e negozi pieni di appassionati di musica, cosa sta cambiando secondo voi nella fruizione della musica nel nostro paese ?

 

CLEMENTI

 

In un locale affollato vai per bere, mangiare, incontrare persone, mentre sai che quando entri qui o in una casa non troverai birra o patatine. Vieni per sentire della musica e sentirai delle musica, il livello di attenzione è altissimo e partecipa solo chi è realmente interessato. Altro fattore determinante è l’orario, i nostri concerti iniziano tra le sette e le otto di sera e non all’una di notte come spesso accade nei locali. Quindi c’è questo paradosso: un locale che è fatto per suonare diventa un posto per bere, mentre un negozio che è fatto per esporre diventa un ottimo luogo per ascoltare. 

SUB: secondo l’esperienza fatta quest’anno in cosa è migliorabile della formula proposta ?

La formula è molto semplice e si basa su tre variabili fondamentali che sono: un artista bravo, un’estrema cura e attenzione nell’organizzazione, e un pubblico attento. Mantenere costante la qualità di queste tre variabili è il nostro obiettivo.

SUB: se doveste scegliere il momento più bello di Close to Milonga 2014/15 ?

Tutti i momenti sono stati caratterizzati da una particolare intensità per motivi diversi. Sicuramente molto importante è stato riuscire ad avere a Pescara Emidio Clementi con il suo progetto Notturno Americano. Un successo non solo nostro, ma di tutti quelli che hanno partecipato attivamente sostenendo la campagna di crowfounding.

 

pubblico

 

SUB: com’è composto il vostro pubblico ?

Eterogeneo. Appassionati di musica, che spesso vuol dire over 30. La cosa più bella è che tutti dicono che pare di essere all’estero.

SUB: Bacchetta magica: Avete la possibilità di portare un artista “impossibile”, chi scegliereste?

FI: Marc Lanegan, e non escludo di provarci.

GE: Nick Cave con tutti i Bad Seeds, e non escludo di provarci.

SUB: come reagiscono gli artisti di fronte a questa particolare location ?

Sono tutti super felici: il suono è davvero buono (grazie a Molecola per il sound e a Tony Globster per le ingombranti scatole nere!) ed il pubblico è ipnotizzato. Non vola una mosca e non squilla un cellulare, è un’esperienza emozionante ma anche parecchio impegnativa per l’artista.

 

molecola

 

SUB: che politica adottate per quanto riguarda limiti di capienza e costi di ingresso ?

Generalmente non c’è costo d’ingresso. Abbiamo fatto un’eccezione per Emidio Clementi, perché ci tenevamo che Pescara avesse l’opportunità di assistere all’evento, e Milonga ci è sembrato il luogo adatto per ospitarlo. Non si trattava di un vero e proprio biglietto, ma di una quota a sostegno del progetto. Per il resto ospitiamo musicisti che ci piacciono e a cui fa piacere suonare qui, garantendo loro in cambio un buon impianto, un bravo fonico, delle foto, un video e la possibilità di vendere il loro merchandising. Il posto è piccolo e non abbiamo posti a sedere (capienza max 50 persone), ma il pavimento è sempre pulito.
SUB: quello che mi colpisce qui come negli house concert è che mi trovo di fronte ad un pubblico attento, che ricerca la qualità e non “il grande nome”, esattamente il contrario di quello che sta accadendo in molti locali, dove ormai la programmazione pare fatta sempre e solo con gli stessi nomi, ma se allora questo pubblico esiste perché un evento simile, portato nella dimensione dei club, risulta spesso quasi un fallimento ?

Noi facciamo musica per passione, siamo un grande negozio di vestiti ma un piccolo posto dove suonare. Se sei un club hai dei costi di gestione e delle spese a cui puoi far fronte solo invitando dei nomi con il sold out quasi certo, mentre noi possiamo permetterci eventi di qualità rivolti ad un pubblico selezionato.
SUB: come vi dividete i compiti ?

GE: di solito mi occupo io di organizzazione eventi e comunicazione (anche se senza Francesca non farei nulla), e poi insieme ci occupiamo di preparare il negozio, caricare, scaricare, pulire, spostare.
SUB: qualche anticipazione sugli eventi futuri ?

A parte la jam session tra Marc Lanegan e Bad Seeds, è tutto ancora avvolto nel mistero.
SUB: cosa vi augurate per il futuro di “Close to Milonga” ?

Di continuare ad avere persone che credono quanto noi al progetto e che lo sostengano anche con la sola presenza.

 

NOTTURNO
 

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Di Stefano D'Elia

Stefano D'Elia nasce a chieti l'8 giugno 1977, inizia a lavorare come dj nel 2001, ha collaborato con tutti i locali e frestival più importanti dell'area di Pescara e dintorni. è stato resident del LALLA dal 2010 al 2013 per poi prendere la gestione del locale nella stagione 2013/2014. Nel 2011 ha vinto il festival Montesilvano Scrive con il racconto "Gozzilla il 9 maggio 1978", contenuto nella sua raccolta, pubblicata nel marzo 2014,"Non potevamo fare altro" edizioni Noubs.