C’era gente che è venuta da Matera per ascoltare i Prophilax e i Nanowar of the Steel, band conosciute a livello nazionale che basano sul rock e sull’heavy metal demenziale la loro filosofia di vita artistica.
Non stupisce, quindi, che per la Notte Nera 2014, che si è tenuta Sabato 13 al ‘Tipografia’ di Pescara, sia stato scelto un genere amato dai fedelissimi e simbolo di un certo tipo di subcultura, molto spesso ignorata dal panorama musicale. Ad aprire la serata sono i Ciementificio, band abruzzese, fondata nel 2004, che deve il suo nome al cementificio di Pescara, definito dalla band ‘un mastodontico edificio fluttuante nel vuoto, dalle quali usciva un fumo nero, figlio di qualche combustione bastarda e informe’. Al motto di ‘Rosso di sera, cemento si spera’, la band lascia galvanizzato il pubblico assistere all’energico arrivo dei Nanowar of the Steel, paladini della parodia del power metal, vestiti da donna, con parrucche fucsia e bionde, clave, corpetti trasparenti e un costume da Barbagianni. Si susseguono alcune fra le canzoni più conosciute del gruppo come ‘Odino’, ‘Master of Pizza’, ‘400 calci’ e ‘Giorgio Mastrota’. I Nanowar of the steel creano, confondono, esaltano, senza escludere dal divertimento anche chi è un novizio del genere.
Da 25 anni sul palco con testi fra il sessuale e l’ anticlericale, con un genere che spazia fra il rock demenziale e il porno rock, i Prophilax infondono un’energia irriverente, devastante e destabilizzante una volta sul ring. ‘Analità’, ‘Voci’, ‘Mandami in radio con un bip’, ‘Ceppa di ca…’, ‘Dora daccela ancora’, si alternano a siparietti esplicativi, fra preti, movimenti pelvici e satira. A completare lo spettacolo, c’è la voce di grande impatto di Madame Lonkù, unico elemento veramente femminile in scena durante la serata. Ascoltate cosa ci ha detto Fabio Pinci, in arte Ceppaflex:
E al grido di “SEMPRE SIAE MERDA!!!” scritto a caratteri cubitali sul sito dei Prophilax vi informiamo della possibilità di download gratuito sul sito dei Prophilax e dei Nanowar of stell, nel rispetto della loro proprietà intellettuale, ovviamente. Per I Ciementificio vi indirizziamo verso il loro canale youtube.
Testo di Roberta Bellantuono.