Streamers, uno sguardo inedito sul periferico: Pescara, Rancitelli e la camera car.

periferie-Pescara Portanuova-Rancitelli
periferie-Pescara Portanuova-Rancitelli

“Periferia vuol dire stare fuori, al contorno di, al limite, ma in realtà questa parola ha un valore soprattutto sociologico, economico, politico e più che affermare un messaggio positivo sembra affermarne uno negativo. Periferia, infatti, è altro rispetto alla città, è altro rispetto ad una condizione di abitabilità e di vita sociale.”

Questo vuole raccontarci The Streamers (La città invisibile), cortometraggio girato nel 2005 da Bruno Imbastaro e spunto per il dibattito che si terrà oggi, Sabato 20 Settembre, all’Aurum di Pescara, alle ore 18. In occasione delle 31° Giornate Europee del Patrimonio si propone un tema affascinante attraverso una “suggestione filmata” del Quartiere 3, la Rancitelli dalla cattiva nominata, e visuali della zona della fonderia Ex-Camplone, in fase di riqualificazione.

“Eppure accade oggi che, la cosiddetta periferia, dia l’avvio a nuove progettualità, al di fuori degli schemi consueti e divenga spunto di uno sguardo inedito sul quotidiano“: con questo punto di vista si aprirà il dibattito a seguito della proiezione del cortometraggio, uno spunto per la progettualità futura e un gesto d’amore verso i luoghi altri dal centro città concepite come luoghi dal potenziale inespresso piuttosto che come zone degradate. Le periferie appartengono all’immaginazione dei suoi amanti, a tutti quei viaggiatori urbani capaci di guardarle con gli occhi del sentimento e di scorgere quella bellezza interiore che solo l’amore rivela. A ognuno la sua periferia, quindi, e ognuno ha la libertà di immaginarla e viverla senza costrizione, a differenza dei centri città, luoghi dal significato potente e dall’interpretazione univoca.

Interverranno sul tema Bruno Imbastaro, fotografo e filmaker, Massimo Palladini, architetto e coordinatore area Chieti-Pescara della Sezione Abruzzo-Molise dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, Rashid Uri, artista e ideatore di Ultrastudio, Ivan D’Alberto, storico dell’arte e giornalista Juliet Art Magazine e, dulcis in fundo, noi di Subcity, chiamati a portare la nostra esperienza di reporter e osservatori del lato inedito del nostro territorio e delle Subcittà

 

 

 

 

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