Ecco il Lemmario numero #8, quell’Abruzzo Immaginario che il Marco Taddei va a raccontarci:
Scadute le tornate elettorali, parleremo dell’unico vero apparato sociale che tiene unito l’eterogeneo popolo d’Abruzzo ovvero la Genziana, la gioiosa macchina della digestione che da secoli depila il duodeno al termine di ogni pasto del cinghialoide che si rispetti.
Genziana, (indicazione socio-gastronom.) Sost. fem. e/o masch. o alternativamente sostanza sostantiva a stantuffo. | E’ estratto della radice della Gentiana (Ruvida Calycosa Yes). MIRACOLI ridà la vista ai ciechi, fa azzittire i preti, cantare i muti, fermare i treni, levitare gli oggetti. INTRODUZIONE La pianta gentianacea è stata introdotta in Abruzzo nel lontanissimo 1989 ad opera di Indro Montanelli. A quanto appunta Marco Travaglio nel suo famoso elzeviro del 2001 “Montanelli in Abruzzo non era un visitatore”, la celebre firma del giornalismo italiano in realtà non era toscano ma abruzzese e in base a questa sua mai sospettata origine si recava ogni sera alla chetichella (lettura fonetica ‘ketikella’) dalla redazione de Il Giornale (n.b. in via Negri a Milano), con i mezzi pubblici a disposizione o un taxi, in provincia de L’Aquila nella proprietà di famiglia (precisamente a Castrovalva) per preparasi una minestrina sotto lo sguardo fiero delle foto dei parenti defunti. La g. si spande nelle zone dell’aquilano direttamente dal paltò del Montanelli sotto forma di spora, trovando un habitat ideale per la sua diffusione nelle scabrosità e nelle alture dell’interno della regione.
CONSEGUENZE SUL BIOTOPO Si registra come conseguenza diretta dell’introduzione della g. nell’ecosistema abruzzese l’estinzione di, nell’ordine: il Licantropo Marsicano, il Fauno di Piane d’Archi, la Serva Astuta, la Merla d’Appenino, la Salamandra Pentecostale di Atessa, il Pesce Bagatto (di questa specie si conserva ancora l’odore in un barattolo dentro un armadietto di un appartamento sito in Via dei Pallidi Pleniluni a Pescara). Come conseguenza indiretta: la crescita ipertrofica di specie competitive quali i Ricci Aspersi, gli Scoiattoli Frazionati e i Lupi in Dirigibile, i quali in data 1993 a loro volta si estinguono a causa dell’avvento dei Rettiliani della Mesopotamia che li cacciano sul territorio senza quartiere giacché decidono di ingraziarsi gli amici del Club Bilderberg, occupandosi delle loro esigenze alimentari, procurandogli una fornitura a vita proprio di Ricci Aspersi, Scoiattoli Frazionati e Lupi in Dirigibile, che debitamente cotti in salmì, risultano peculiarmente appetibili ai palati degli eminenti dirigenti. Nel 1998, i Rettiliani della Mesopotamia, in seguito a continue sperimentazioni – durante le quali casualmente scoprono il Raggio della Morte e i Bambini Porpora (tutti brevetti depositati) – sintetizzano un digestivo d’efficacia unica. Nasce così il distillato di g. Grazie alle sovvenzioni del Bilderberg, i Rettiliani della Mesopotamia insediano distillerie all’interno del Gran Sasso, spacciandole in seguito per laboratori scientifici di altissimo livello che arrivano a produrre circa 12.000 litri di estratto al mese i quali tramite un sistema di tubature sotterrane raggiungono direttamente la sede Bilderberg a Oosterbeek nei Paesi Bassi. Il trasferimento di liquidi sotto terra è indirettamente la causa del fenomeno delle Scie Chimiche su Teramo e delle apparizioni dell’Uomo Falena alla Denso. Indro Montanelli intanto muore nel 2001. Nel frattempo in Abruzzo dal 1994, i Rettiliani della Mesopotamia promuovono la costruzione di spazio-porti, ascensori orbitali, città sotterranee, catalizzatori di ioni, mega-turbine circumlacustri, capsule d’alluminio atte al telatrasbordo, cannoni ionici, stazioni a pedaggio interamente automatizzate, arabeschi argentati per la decorazione delle vette dei monti, robot frangiflutti, mulini a collirio e pale eoliche creando più di un milione di posti di lavoro per una popolazione totalmente schiavizzata al dispotismo proveniente da Sirio B (n.b. pianeta di provenienza dei Rettiliani della Mesopotamia). La maggior parte della mano d’opera è impiegata nella produzione di g. per il Club Bilderberg.
Nel 2002 gli Illuminati, associatisi ai Rettiliani nel business dei distillati, escogitano una campagna pubblicitaria per favorire la diffusione della g. in tutto il mondo. La campagna si divide in due fasi: in primis cancellare la memoria dai cervelli di tutti gli abruzzesi (compresi i fuori sede) ed in secundis installarvi idee-fantoccio che comprendono il mito del buon frate che produce la g. all’interno di monasteri arroccati tra le montagne, del gusto forte ma gentile che rammenta l’indole dicotomica del carattere abruzzese, del distintivo colore arancione che ne contraddistingue il lineamento naturale, del divieto di raccogliere le radici esteso a tutto il territorio e, in ultimo, dell’antica ricetta che risalirebbe a centinaia di anni fa mentre invece è prodotto di recentissime escogitazioni clandestine di popoli di altri mondi spalleggiate – sicuramente! – da una casta di politici corrotti che hanno barattato il proprio midollo spinale in cambio di una cornucopia di favori sessuali, appalti e agevolazioni fiscali.