Lemmario dell’Abruzzo Immaginario #2

Eccoci al secondo appuntamento, cari amici dell’Ufficio per l’Abruzzo Immaginario. Oggi vi proponiamo una voce che ispeziona la natura di quadrupedi ben noti sul territorio regionale.

 Orso Marsicano (indicazione natural.) lat. Orsus Orsus | Appare nella regione in età ancestrale e vi stazione apprezzando clima e cibo. Si adatta agevolmente e si moltiplica. Trova il suo habitat specifico nei monti ricchi di cavi, caverne e buche ove può stallare al sicuro durante il letargo. Col tempo sviluppa una tendenza alla camminata lunga e rilassante. CARATTERE Attorno al 3.000 AC datiamo un primo clan ursidale. Questa è la più antica forma aggregativa comprovata sul territorio aprutino (e forse l’unica). È in questi anni che l’O. crea i primi sentieri viabili nonché le prime rozze abitazioni a base di canne, cannule e rami di abete. RITROVAMENTI Sulla base di rinvenimenti nella piana di Nosferatu (oggi di Navelli), ritrovamenti vecchi come il cucco, gli archeologi posizionano la creazione delle prime scuole e l’istituzione della leva obbligatoria attorno al 2.500 AC. Negli stessi anni gli Orsi Mariscani avviano i primi ristoranti con cucina tipica e i primi alberghi per sfruttare i ludi offerti dalle nevi perenni. CULTURA Codesti ursidi costruiscono dighe per rendere i fiumi navigabili, sistemi di reti aeree per catturare i pettirossi e farne ghiribizzi impagliati per adornare le scrivanie dei loro burocrati ingioiellati. Erano superstiziosi: credevano in tutto, a patto che fosse inspiegabile.Erano viziosi:decine le orgie, centinaia gli accoppiamenti, infinite le fugaci unioni dietro le frasche, molli, eterocliti e tendenti al bivacco molesto. Non hanno sviluppato una scrittura, se si escludono alcune pubblicazioni di carattere licenzioso del tutto iconografiche dall’attizzante valore scientifico. CONQUISTE Hannouna caratteristica vincente: non muoiono mai, nemmeno in battaglia. Per tale motivo rapide sono le loro conquiste: cadono prima la popolazione delle Pecore e dei Pastori di Pecore (all’epoca inscindibili), poi delle Bofonchie ed infine dei Muschi e Licheni (quest’ultimo scontro assai duro). Non hanno pietà per gli essere inferiori. Estinguono le primitive tribù di cacciatori-raccoglitori degli Zibetti (oggi infatti non se ne conta più uno nella regione) e degli auto-flagellatori (quest’ultima pare fosse costituita da uomini nati con gli scudisci al posto delle mani che passano il loro tempo a punirsi senza pietà per colpe di cui solo loro conoscono la gravità). E’ probabile che attorno al 1500 AC da un accoppiamento tra un soldato romano ed un O. s’avvia il ceppo che porterà oggi giorno agli abitanti dell’attuale regione abruzzese, altrimenti del tutto inspiegabile.

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Di Marco Taddei

Segno zodiacale: Acquario. Dal 1979 scrivo, leggo, sghignazzo. Sono ok: il bergamotto - la parola non l'essenza, gli animali impagliati, i piccoli giocattoli raccolti per strada, i libri di autori trapassati, i teppisti, la madreperla delle conchiglie quando saetta negli occhi delle persone con cui sto parlando, i tramonti che finiscono male. Non sono ok: il training autogeno, comprare le scarpe, i cappelli che usano i tredicenni, i cellulari che squillano durante una conversazione, le scadenze, i bei posti. Curo per l'Ufficio dell'Abruzzo Immaginario la rubrica “Lemmario dell'Abruzzo Immaginario”.