Alberto Di Fabio: Il battito universale del cosmo

Spazio luce verde, Dittico, Acrilico su tela, 2010
Alberto Di Fabio. Spazio luce verde, Dittico, Acrilico su tela, 2010

 Alberto Di Fabio, avezzanese, annata 1966, è uno degli artisti italiani più apprezzati degli ultimi anni.  Figlio di un artista e di un’insegnante di scienze naturali, ha ereditato dai genitori la passione per l’arte e per la scienza riuscendo a sintetizzare entrambi gli aspetti  in una visione artistica totalmente incentrata sull’esplorazione della realtà.

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Neurone Rosa, Acrilico su tela, 2009

 

L’artista abruzzese completa la sua formazione artistica prima a Roma e poi a New York dove a partire dagli anni 90, entra in contatto con importanti esponenti del mondo dell’arte internazionale. Nonostante il richiamo delle grandi metropoli, l’artista resta intimamente legato al suo territorio di origine; le montagne e i paesaggi  della Marsica costituiscono infatti l’interessante base di partenza della sua ricerca pittorica. Dalla rappresentazione di paesaggi dal sapore metafisico, simboli di purezza e di elevazione spirituale, essa si sposta con il passare degli anni all’approfondimento dei meccanismi interni e dei ritmi che regolano il cosmo.

 

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Paesaggi della mente, Acrilico su tela, 2010

 

In perfetto equilibrio  tra la pittura astratta ed il realismo, le opere di Alberto Di Fabio incarnano il tentativo di rendere visibile attraverso la pittura ciò che normalmente è celato all’occhio umano. Gli elementi subatomici, il mondo dei microrganismi, l’elettromagnetismo dei nostri neuroni , ma anche la geografia di galassie lontanissime, sono alcuni dei  riferimenti reali riscontrabili nelle opere dell’artista.

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Senza titolo, Acrilico su tela, 2000

I suoi dipinti, strettamente legati alle teorie fisiche e scientifiche, riportano  alla mente le immagini dei libri di scienze della scuola; allo stesso tempo l’astrazione fantastica colloca queste opere in una dimensione onirica dove ciò che conta è una percezione istintiva delle realtà invisibili ad occhio nudo.

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Tensioni n.1 rosso, Acrilico su carta, 2006

Ciò che più interessa all’artista non è la rappresentazione scientifica di determinati  elementi, ma la possibilità di restituire sulla tela il senso di armonia e di caos alla base di ogni aspetto dell’universo. Dalle sue opere traspare un profondo senso di rispetto nei confronti del creato; tale sentimento lo ha spinto ad agire concretamente sull’isola di Ponza dove ha deciso di riqualificare, attraverso la piantumazione di oltre 400 piante, una valle utilizzata come discarica  . L’azione intitolata “Ri-impianto”,  si presenta dunque come una vera e propria opera sociale, volta a sensibilizzare gli abitanti dell’isola.

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Ri-impianto, fotografia digitale

 

Alberto Di Fabio nel corso della sua carriera ha collezionato una lunga serie di mostre. Nel 2012 la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma ha ospitato l’installazione Realtà parallele. Concepita appositamente per gli spazi della Gnam il lavoro rappresenta la prima esposizione personale dell’artista abruzzese presso un’istituzione pubblica italiana.

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Realtà parallele, 2012

 

Nel 2013 le sue opere sono state ospitate anche a Londra presso l’Estorick Collection. La mostra londinese ha fornito l’opportunità di mettere in luce il legame concettuale che intercorre tra l’arte di Di Fabio ed alcune delle teorie affrontate dalle avanguardie storiche del Novecento, come ad esempio l’idea della luce maturata da Boccioni nei suoi primi quadri futuristi.

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Oltre l’orizzonte, Acrilico su tela, 2010

Contatto n. 4, Acrilico su tela, 2010

Umberto Boccioni, Idolo moderno,Olio su tavola, 1911

La volontà da parte dell’artista di  riprodurre le forze invisibili che regolano l’universo richiamano alla mente anche gli studi condotti da Giacomo Balla, altro celebre artista futurista. Quest’ultimo infatti dedicò numerose opere all’esplicazione di fenomeni e concetti riguardanti l’elettromagnetismo, la quarta dimensione, la velocità e la luce.

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Spazio luce verde, Dittico, Acrilico su tela, 2010

 

Nel 2010 in occasione della 61° edizione del Premio Michetti cinque opere di Di Fabio sono state esposte  presso il Mumi di Francavilla al Mare. Il dipinto “Senza titolo” del 2009 è stato donato dall’artista al museo entrando a far parte della collezione permanente dedicata al Premio. Nella stessa occasione all’artista è stato assegnato il Premio acquisto Dante Ruffini e Maddalena Pettirosso per l’opera Sinapsi+galassie del 2008.

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“Senza titolo”, Acrilico su tela, 2009

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Categorie: Archivio

Di Federica Rapino

Accumula materiali e idee nella sua cucina-laboratorio. Scrive, rincorre Novecento (il suo gatto), si interessa di storia dell’arte e coltiva una insana passione per il riuso creativo e il fai da te. A proposito della sua laurea in Operatore dei beni culturali ama ricordare: “Sono operatore. Ma veramente, essere operatore, nel mondo in cui vivo e di cui vivo, non vuol mica dire operare. Io non opero nulla”(cit).