Che cos’è un “Selfie per il Tube Cult Fest”?

Tube Cult Fest
Tube Cult Fest - Festival Pescara.

– Che cos’è un “Selfie per il Tube Cult Fest”? – mi ha chiesto uno dei collaboratori di Subcity. – Un contest che abbiamo organizzato col Tube Cult Fest per regalare tre ingressi al festival– – Ma state fuori, avete chiesto a dei metallari-stonerbestie di farsi dei selfie, quelli se vi incontrano per strada vi tagliano la coccia con le corde affilate delle loro Jackson? –

Questo mi son sentito rispondere da un mio collega subcitiano quando gli ho detto del concorso “Un selfie per il Tube Cult Fest”. Un’affermazione perfetta per ribadire lo stereotipo del metallaro birromane e truculento, e per farmi pronunciare la domanda “Ma perché i metallari esistono ancora?”. “Si che esistono”, ha risposto il mio caro collega, e amico “ma non esistono più i buon vecchi metallari di una volta, quelli che il pop è una bestemmia e ruttare una dichiarazione d’amore, quelli che i capelli lunghi me li lavo col balsamo e i pantaloni sono solo strettissimi, eccetera eccetera”. Dopo questo scambio di battute siamo ancora più convinti del nostro contest e del suo rompere gli schemi. Sapevamo che sarebbe stato difficile far digerire a degli amanti del metallo pesante una pratica proveniente da minchiosissime tendenze da social network. Abbiamo voluto sfidare la sorte, e lo stereotipo, lasciando che gli heavy selfie sarebbero venuti a noi. E poi, mi domando, se un metallaro di quelli oldies può fregiare il suo chiodo o giacca jeans con un meme ante-litteram quale Eddie degli Iron Maiden, non vedo perché  non possa sbracarsi schernendo la pratica mainstream e idiota del selfie con le facce più dissacranti e idiote che possano venirgli in mente. In palio, non dimentichiamolo, ci sono i biglietti del Tube Cult Fest, mica mare, mojito e reggaeton.

Che cos’è il Tube Cult Fest?

Un festival che ha voluto rompere col silenzio in cui sonnecchiava la scena heavy rock e stoner abruzzese. Un’iniziativa partita dalla stoner band Zippo e dal suo front-man Davide Straccione per rompere l’assordante e provinciale silenzio in cui era addormentata la scena heavy pescarese e abruzzese. Pescara, secondo i creatori del Tube Cult,  doveva sturarsi le orecchie a suon di orange e uscire da quell’anonimato musicale in cui tutti i malati di musica heavy, e non solo, tendevano a collocarla. Missione compiuta? Direi di si, visto che negli anni il Fest ha ospitato gli Ufomammut e  i Karma to Burn, tanto per dirne due. Oltre a questi illustri spaccatori di timpani, abbiamo avuto gruppi, come gli stessi Zippo, cresciuti a pane e Tube Cult che adesso dividono importanti palchi internazionali, tra cui quello del Desert Fest, con mastodonti del genere quali Orange Goblin, Karma to burn, Zu, Ufomammut, Colour Haze.

Una guerra contro il provincialismo sordo combattuta a suon di decibel.

Il Tube Cult ha vinto sei battaglie, una più ardua dell’altra e, tolta la ritirata strategica del 2013, anno in cui i suoni elefantiaci del Fest sono rimasti seduti, ha vissuto un crescendo. Quest’anno gli abitanti della zona tra Maze e Orange hanno già prenotato la visita dall’otorino, terrorizzati dalla possibile sordità. I più temuti dai padiglioni auricolari di tutta la città, e oltre, sono i Whitehorse, band australiana definita da Davide Straccione come la “nuova unità di misura” per calcolare i picchi di decibel, non quelli che superano le soglie consentite dalla legge, ma quelli che vanno oltre i limiti della sopportazione umana. Oltre a questi cavalli furiosi avremo i Samsara Blues Experiment, e tanti altri, i cui nomi troverete fra un paio di righe. Per gli ascolti vi consigliamo il sito ufficiale del festival, lì troverete tutto quello che vi serve, nel frattempo vi lasciamo con un brano spacca chiappe e con la certezza che voi, metallari o no, sto Selfie per vincere gli ingressi gratuiti al Tube Cult siete già corsi a farvelo.

 

Programma

SAMSARA BLUES EXPERIMENT (Berlino, GER)
heavy-psych combo berlinese

Sabato 19 aprile 2014 –  Orange Rock Café, Pescara

WHITEHORSE (Melbourne, AUS)
Bestia proviene dall’Australia

Sabato 19 aprile 2014 – Orange, Pescara

GLITTER WIZARD (San Francisco, USA)
Garage/glam/prog/psychedelic/retro-rock band più pazza d’America.

Sabato 19 aprile 2014 – Maze, Pescara

ZIPPO (Pescara, IT)
Dieci anni e non sentirli

Venerdì 18 aprile 2014 – Orange, Pescara

MOMBU (Roma, IT)
Mostruoso duo Voodoom

Sabato 19 aprile 2014 – Maze, Pescara

CARONTE (Parma, IT)
Il lato oscuro del doom

Sabato 19 aprile 2014 – Orange, Pescara

ZOLLE (Bruzzelle, IT)
Ultra Heavy Rock dalla Longobardia (non chiamatelo sludge per favore)

Venerdì 18 aprile 2014 – Maze, Pescara

HAW (Budapest, HU)
Bestie da soma istruite

Venerdì 18 aprile 2014 – Orange, Pescara

THE WHIRLINGS (L’Aquila, IT)
L’anima sensibile dello stoner rock

Sabato 19 aprile 2014 – Maze, Pescara

NAGA (Napoli, IT)
La muta del serpente è completata

Venerdì 18 aprile 2014 – Orange, Pescara

SONS OF REVOLUTION (Teramo, IT)
Rivoluzione Rock Blues

Venerdì 18 aprile 2014 – Maze, Pescara

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Di Andrea Di Nisio

Grafomane a piede libero. Dopo aver sfogliato tutti i Topolino di casa si dedicò al primo libro che gli capitò a tiro: Il Fu Mattia Pascal, un romanzo di de-formazione per un dodicenne come lui. Questa de-formazione lo convinse a cimentarsi con la scrittura: un paio di concorsi di poesie e poi i alcuni arditi racconti su CartaStraccia, fanzine underground. Ha scritto poi di musica per MusicClub e per Newsmag.it, di cronaca, cultura e attualità politica per PescaraOggi e CityRumors, due quotidiani web. E per il resto? Scrive contenuti per il web e cura blog aziendali.