L’amore amato dagli uomini [racconto breve].

Coppia gay.
L'amore amato dagli uomini, narrativa breve.

 Un raggio di luce inonda la quotidianità dell’amore, la condivisione dei gesti ripetuti, l’incontro di due intelligenze.

Aprì il giornale alla pagina degli annunci economici, odorava di dopo barba ed era liscio di rasatura, fresco e riposato dopo una notte d’amore e pronto per l’ufficio: il mio uomo, il mio bravo ometto, un maschietto pescato a fortuna in una delle mie serate brave, quanto l’ho desiderato e, nonostante mi consumavo dalla voglia, l’ho mandato in bianco per un mese: dopo anni di scorribande e maschiacci in fuga dai miei abbracci avevo capito come si faceva: dovevi impreziosirti, lasciare correrti dietro da loro, i maschietti, e tu dovevi correre più veloce, sempre! Poi bastava attenderli a braccia aperte con l’amore brillante negli occhi, e ti avrebbero adorato: così fa il mio Lui. La cosa più eccitante e commovente è l’intelligenza del mio ometto (non paragonabile alla mia, ovviamente!) e la pazienza che ha avuto nello stare al gioco, nel lasciarsi trasportare accettando le mie piccole dolci torture innamorate, in attesa di essere consumato dalle mie carezze e dai miei baci.

– Il caffè è pronto amore –

– Grazie – mi rispose guardandomi negli occhi come se fosse la prima volta.

– Ma non è tardi per te? Non dovresti spegnere quell’Ipad e andare a lavoro? –

– Zi badrone, io schiavo andare lavoro, tu no usare frusta –

Gli diedi un buffetto sulla guancia e il mio stomaco traballò in vampate di calore, era sempre così: dopo che facevamo l’amore ci svegliavamo talmente tanto coccolosi che non riuscivamo a staccarci, e l’ultimo bacio prima di uscire di casa era una suprema gioia e un’immensa tortura: ci saremmo rivisti dopo 10 insopportabili ore di distacco.

– Ti Amo Carlo –

– Io no! Io ti adoro mio bell’Antonio fuggitivo, e non fare troppo il simpatico con quella vecchia checca del commercialista, che l’ho visto come ti guarda! –

– Ciao gelosone, a stasera –

– A stasera, amore –

 

 

 

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Di Andrea Di Nisio

Grafomane a piede libero. Dopo aver sfogliato tutti i Topolino di casa si dedicò al primo libro che gli capitò a tiro: Il Fu Mattia Pascal, un romanzo di de-formazione per un dodicenne come lui. Questa de-formazione lo convinse a cimentarsi con la scrittura: un paio di concorsi di poesie e poi i alcuni arditi racconti su CartaStraccia, fanzine underground. Ha scritto poi di musica per MusicClub e per Newsmag.it, di cronaca, cultura e attualità politica per PescaraOggi e CityRumors, due quotidiani web. E per il resto? Scrive contenuti per il web e cura blog aziendali.