Nothing is more real than nothing: la prima puntata dello Stride Festival avrà luogo a Pescara, dal 16 al 21 Febbraio, quando Benjamin Murphy occuperà lo spazio del palazzo di Saligia con i suoi lavori al sapor di nastro isolante.
Il potere sovversivo di un gesto spontaneo ha un impatto crudo e capace di cambiare repentinamente la realtà. STRIDE, parola che veicola i significati di progresso, termine mutuato dalla lingua inglese, e contrasto, vocabolo pescato dal vocabolario italiano, possiede questo potere: questo è quello che ho letto nelle parole e nei gesti di Francesco Giorgino, in arte Millo, quando mi descriveva il concetto alla base dello Stride Festival, progetto nato in una serata passata al bancone di un bar, parlando della sua esperienza londinese e della scena artistica pescarese.
All’arrivo del primo cocktail, mentre noi ipotizzavamo la realizzazione di installazioni artistoidi e mostriciattole di artisti inenarrabili, Millo se ne stava appollaiato sullo sgabello di metallo scuro, semi addormentato e apparentemente privo di ogni stimolo. Ad un certo punto il guizzo: perché non facciamo una cosa con Benjamin? Disse lui. E chi è sto Benjamin? Ci chiedemmo tutti. Benjamin è un tape artist inglese, oltre che un pittore, che fa dei splendidi lavori con nastro isolante nero, su superfici esterne e interne. Sai che facciamo – continuò Millo – lo lasciamo per una settimana al settimo piano di questo palazzo, mettendogli a disposizione del nastro isolante, le finestre e gli specchi di tutto l’edificio e vediamo cosa viene fuori, ovviamente documenteremo tutto per postarlo sui vari Facebook, Twitter e Instagram, che ne dite? Ma che figata! Pensammo all’unisono mentre Millo stava già contattando Benjamin via social network. Nel giro di 20 minuti avemmo la risposta da Londra: si, ci sto, e sono contentissimo di venire in Italia, grazie.
Questa è la genesi del progetto STRIDE nato dal missaggio di fattori non convenzionali e configurato come un work in progress che continuerà a vivere solo se terrà i piedi piantati per le strade e negli entusiami dei suoi creatori e di voi fruitori. Il primo appuntamento, che potrebbe essere l’ultimo o il primo passo di una strabiliante escalation di Street art di qualità a Pescara, ci sarà dal 16 al 21 Febbraio: Benjamin Murphy mangerà e dormirà al settimo piano del palazzo Saligia per appiccicarlo dalla testa ai piedi con i suoi nastri isolanti. Il 21 febbraio si apriranno le porte dell’edificio e tutti quanti potrete ammirare da vicino la sua personalissima mostra, sperando che nel frattempo Beniamino abbia avuto almeno il tempo di farsi una doccia.
Nel frattempo, dal 16 al 20 Febbraio potrete seguire l’evoluzione delle sue opere su Facebook e su Instagram grazie agli scatti di Ivan Di Vanto e ai post spiccati dal mio potente smartphone, marchiato SUBcity. Ma se avete anche voi un potente smartphone, potrete diventare testimoni diretti della creazione, fotografando e commentando dal vivo il nostro Beniamino all’opera. Inoltre-ancora-assai potrete partecipare agli eventi di presentazione che si terranno in alcuni locali notturni della città e in alcuni negozi i cui nomi vi verranno comunicati in tempo reale sui social di SUBCITY e sulla pagina STRIDE .
E come la tradizione festivaliera italiota impone, ecco il dopo-festival, in un video report curato da Matteo Ferri per SUBcityTV