Palenque Pacal, l’elettronica astrale del power trio

Code 2015, Subcity Abruzzo
I Palenque Pacal al Code 2015

CODE 2015 – MUSEOLABORATORIO di Città Sant’Angelo ore 23.00: Palenque Pacal, IT

Palenque Pacal, un power trio con le gambe in spalla

Palenque Pacal è il nome del power trio formato dai deejay Feel Fly e CaveArgento e il batterista free jazz Jacopo Fiore. Palenque Pacal è un progetto musicale sfuggente, cambia nome e “orientamento religioso” come noi poveri mortali cambiamo i calzini e, soprattutto, per il momento può essere goduto a pieno solo dal vivo.

Sarà questo uno dei motivi per cui l’eccitazione ad ogni loro live set si odora nell’aria? Ai presenti l’ardua sentenza.

Il loro nome deriva dalla cultura Maya e i percorsi musicali dei tre sudditi del sovrano Pacal il Grande si incontrano per rallentare i bpm e far scomparire i bassi dalla techno, mescolare world music e rumori di fondo (library music?), funk, kraut e post punk. “La musica è trasfigurata” ci racconta al telefono Damiano Rizzo, il collezionista compulsivo di dischi e il propulsore del progetto Caveargento.

L’orientamento religioso di Palenque Pacal

Chiacchierando con Damiano siamo riusciti a carpire alcune preziose informazioni, tra cui le loro coordinate musicali. E’ tutto scritto sotto gli occhi di chi legge il loro orientamento religioso su Facebook: ciclico! Sarebbe a dire “pezzi che durano 14 minuti minuti e si avvolgono su se stessi” come ci spiega il nostro interlocutore telefonico Damiano.

Quell’orientamento religioso, buttato lì sul social, tra il serio e il faceto, è uno dei pochi indizi utili per ricostruire la loro identità. Ed è lì che vi rimando, invitandovi ad ascoltare un video girato da uno dei tanti smartphone presenti durante uno dei loro live set

 

 

 

Ma da dove sbucano questi?

E allora vediamo di fare luce su questo fitto mistero rispondendo ad una semplice domanda: ma da dove sbucano questi? Il piattaro numero uno è Daniele Tomassini, titolare del progetto Feel Fly / Vaisa e organizzatore delle serate Sottocosmo.

Il signor Feel Fly / Vaisa uscirà a breve con un 12″ per la neonata etichetta Soundscapes Records, per il momento andiamolo a stanare su Soundcloud:

 

 

Damiano Rizzo, voce telefonica che ci sta guidando alla scoperta del progetto Palenque e secondo piattaro, si definisce “un patologico collezionista di dischi che organizza delle serate a nome Caveargento”, e noi gli crediamo, anche perchè al solo pronunciare la parola “disco” senti il suo respiro accelerare febbrilmente dall’altro capo del filo.

Ai due sonatori di vinili si unisce il batterista di ispirazione free jazz Jacopo Fiore, protagonista nei progetti HysM?duo e Bokassà. Il duo HysM quando ti arriva all’orecchio ti fa pensare a delle batteriuole alla Shellac, ma un poco più costumate:

 

 

HysM sta per Have you say midi? ed è anche un’etichetta discografica che pubblica stramberie di-molto underground e ha base a Perugia, città in cui si muovono i nostri seguaci dell’astronauta di Palenque.

Cosa suoneranno al CODE 2015?

L’ufficio stampa di CODE sottotitola la performance dei Palenque Pacal come una “sonata di vinili per quattro piatti e una batteria” e la descrive alla stregua di “un viaggio cosmico fra percussioni e vinili” per un “power trio incline alla psichedelia e con vibrante attitudine disco e sperimentale.” Io, che sono curioso come un gatto, non ho resistito a chiedere direttamente a Damiano di dirmi la sua e questo ho appuntato sul mio taccuino “sarà una serata multidisciplinare ed etnica”, blasfema nei confronti del dogma della ciclicità, ho scritto io accanto, e segnata dai “ritmi spezzati”, tipo questi del trio Bokassà, in cui Jacopo Fiore milita:

 

 

Se il live set sarà un flop prendetevela pure con me ma ricordate quello che dicono gli inglesi: La curiosità uccise il gatto, ma la soddisfazione lo riportò in vita.” MIAO!

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Di Andrea Di Nisio

Grafomane a piede libero. Dopo aver sfogliato tutti i Topolino di casa si dedicò al primo libro che gli capitò a tiro: Il Fu Mattia Pascal, un romanzo di de-formazione per un dodicenne come lui. Questa de-formazione lo convinse a cimentarsi con la scrittura: un paio di concorsi di poesie e poi i alcuni arditi racconti su CartaStraccia, fanzine underground. Ha scritto poi di musica per MusicClub e per Newsmag.it, di cronaca, cultura e attualità politica per PescaraOggi e CityRumors, due quotidiani web. E per il resto? Scrive contenuti per il web e cura blog aziendali.